La situazione relativa all’emergenza Coronavirus costringe tutte le aziende e le associazioni a mantenere alto il livello di attenzione. In questa fase, gli obblighi normativi sono molto attenutati, anche se rimane la solita incertezza sugli adempimenti dovuta a provvedimenti che lasciano molto spazio all’interpretazione.
In particolare, i protocolli che sono stati rivisti per le aziende prevedono che il datore di lavoro provveda a mettere a disposizione le FFP2 (promuovendone l’utilizzo) ma che l’obbligo di utilizzo debba essere previsto a seguito di una valutazione effettuata in collaborazione con il medico competente e con il RSPP, in particolare per i soggetti fragili.
Si ritiene che per gli enti del terzo settore si debba valutare la presenza di soggetti fragili e si debbano mantenere i provvedimenti già previsti in passato (utilizzo mascherine, distanziamento, igienizzazione, ecc.) se la situazione si dovesse rendere necessaria (presenza di soggetti a rischio, ecc.). Per gli ETS che operano invece in ambito sanitario, socio assistenziale o dei trasporti, rimangono valide le procedure già previste in passato riguardanti utilizzo di FFP2. Si ricorda l’obbligo vaccinale, anche per gli operatori degli ETS, fino al 31 dicembre, per i lavoratori dei settori socio assistenziali, sanitari, ecc.
Il CSV rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito, in attesa anche di ulteriori provvedimenti annunciati dal governo in conseguenza alla situazione dei contagi in aumento di queste ultime settimane.
Consulente Sicurezza sul Lavoro Dott- Stefano Pistis – 12.07.2022